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17 settembre: giornata di mobilitazione contro le misure regressive del governo

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  Traduzione e introduzione di Lorenzo Battisti (Pci Parigi) In Italia le mobilitazioni e gli scioperi, quelli nazionali, non si facevano prima della pandemia e si continuano a non fare oggi. C’è sempre una buona ragione per non scioperare. C’è sempre una buona ragione per sedersi a un tavolo, sottoscrivere un accordo, e andare dai lavoratori a sostenere che non c’era miglior accordo. Quando va male, non si sciopera perché l’azienda non ha soldi. Quando va bene non si sciopera per non favorire i concorrenti. Insomma, non si sciopera mai. Neanche quando Monti, Fornero e Renzi in pochi anno cancellano diritti conquistati in decenni. Ora per di più c’è la pandemia. Per cui c’è un’altra ragione per non scioperare. In Francia abbiamo invece fatto uno sciopero, di giovedì, in ogni città del paese. L’abbiamo fatto seguendo il sindacalismo di classe francese, la Cgt, e gli altri sindacati che si sono stretti e uniti ad esso. Perché, come sempre, anche la pandemia diventa una ragion